tiare ancora nelle cose aspre, e contrarie glorificare Iddio per ogni cosa, non solamente per i beneficij, che ci fà, mà per li supplicij ancora, che ci manda; perche questo ci fà preparare maggior premio. Poiche ringratiando Iddio delle cose buone, che ti hà dato, hai pagato il debito, ma ringratiandolo per le cose avverse ti hai costituito Dio per debitore. Percioche chi è benificato, e ne rende gratie, paga li debiti; mà chi ha ricevuto qualche male, e ne ringratia Dio, questo s’acquista un credito. E così Dio s’ha ugualmente da lodare quando castiga, come quando perdona. Perche l’un’e l’altro è opra di cura, e di bontà. Bisogna dunque ugualmente lodarlo, e che ponesse Adamo nel Paradiso, e che d’indi lo discacciasse. E ringratiarlo non solamente per il cielo, ma anche per l’Inferno;