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666 | Scola della Patienza |
Per tanto, quando siamo afflitti ò castigati non diamo mai la colpa ad altri, mà à noi stessi, e confessiamo d’esser castigati da Dio assai meno di quello, che meritiamo; poiche Dio secondo il suo costume dà la pena sempre minor della colpa, e anche nell’Inferno, come dicono i Teologi citra condignum punit; castiga sempre meno di quello, che i peccati meritano. Quindi è che Giob con grandissima sapienza desiderava, e diceva. Utinam Deus loqueretur tecum, ut intelligeres, quod multo minora exigaris ab eo, quam mereretur iniquitas tuac O piacesse à Dio di parlare teco, accioche tù intendessi, ch’ei ti dimanda molto meno di quello, che haveria meritato il tuo peccato. Tù ti sei scordato di molti tuoi peccati, mà non se n’è già scordato Iddio, qui patiens est redditor.d il quale aspetta con grande patien-