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664 Scola della Patienza

sit nomen domini benedictum.a Io attribuisco solamente a Dio, e ne lo ringratio, ch’ei inalzasse me povera orfana, e indegna, à questo Imperio; ma ch’egli permetta, che hora io ne sia scacciata, e priva, ciò l’attribuisco a i miei peccati; mà in tutte le cose, che m’avvengono ò di bene, ò di male sia pur sempre benedetto il suo Santo nome. Parole degne del Cielo. E questo è conservare il medesimo sembiante tanto nelle cose prospere, quanto nelle avverse, e à guisa di Helitropio rivolger sempre l’occhio al sole. E questo ancora fù quello, che portò in Paradiso prima de gl’Apostoli quel sceleratissimo ladrone, e che dalla Croce, come da una catedra, egli stesso banditore dei suoi proprij misfatti gridò: Et nos quidem iuste, mà noi patiamo queste cose con ogni giustitia. E l’altro Ladrone si nega quasi d’esser reo mentre