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646 | Scola della Patienza |
no) Ideo potentiam differebat.b Mà perche insegnava la patienza differiva la potenza. Li figliuoli di Dio sono costanti, nè finiscono prima di dire: il Consummatum est.
E’ stato permesso di pregare Iddio giusto in questa forma: Pater transeat a me calix iste: Signore di gratia fate ch’io non beva questo calice; Mà vi bisogna sempre aggiungere Verumtamen, non mea, sed tua voluntas fiat. Ma quando pure vi piacesse altrimente, sia fatta la volontà vostra non la mia. Se così volete Signor mio, io mi beverò tutto questo amarissimo calice fino al fondo.
Tocca all’orefice il sapere quando hà da stare l’oro nel fuoco, ne si cava di là, se non è prima ben purgato. Così apunto: Non est nostrum nosse tempora vel momenta, quae pater posuit in sua potestate. Non tocca à noi sapere i tempi, e i momenti, che