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638 Scola della Patienza


Si racconta, che Venceslao Rè di Bohemia, quando dopo haver perduto, e sbaragliato tutto l’essercito, e rimastone senza forze, era tenuto prigione; fù interrogato com’egli stasse, al che egli rispose: meglio hora che mai. Perche quando era cinto d’ogni intorno d’aiuti humani, rare volte haveva pensato a Dio, ma hora che ne era affatto spogliato, e privo; riponeva tutta la sua speranza in Dio; e che non pensava quasi mai ad altri, che a Dio, il quale non abandona mai chi spera in lui. Et eccoti a punto quel, ch’io dissi, che i buoni quando sono più travagliati, più allegramente s’inalzano a pensare le cose divine.

Seneca và molte volte cercando: Quid praecipuum in rebus humanis est? Che cosa sia quella, che sia di più importanza fra le cose humane. Et egli stesso risponde così: Posse laeto animo adversa