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608 Scola della Patienza

più lenti, e pigri, bisogna sempre dire. Horsù, che si fà, eh la, sù speditela, presto, à noi: Così à noi altri, che siamo tanto impatienti, spesso bisogna dire: Eh là, Christiano mio, habbi patienza, patienza fratel mio; così in questo come in quello, e in quell’altro, e in ogni cosa habbi patienza.

Qui ci saria bisogno di quel Paggiotto di Filippo Rè della Macedonia, che da lui havea havuto commissione di salutarlo ogni giorno a questo modo, e con queste parole: Homo es: Ricordatevi Signore, che sete huomo: Così bisognaria, che un tal paggio ci stesse attorno à tutte l’ore, e à ogni momento, e continuamente ci dicesse:, E di gratia con patienza; Patron mio, adagio, piano, con patienza tutto quello, che ci dà fastidio, e ci travaglia, s’hà da sopportare con patienza.

a Exod. c. 16. 8. b S. Greg.