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Parte III. Cap. I. | 605 |
stro; La stufa non fu riscaldata à tempo; il Letto non è così ben fatto; la mensa è malamente apparecchiata; subito ce n’andiamo in bestia, subito spargiamo il fiele, e mostriamo l’impatienza, ci sdegniamo con la penna, con la quale noi scrivemo, col cavallo, che cavalchiamo, e col vestito, che portiamo. Quindi vengono quelle voci:, che diavolo m’hà portato innanzi costui? Chi è stato quel mal corvo, che m’ha portato à rodere questo osso? Donde mai mi venne questo soprosso? Quanto fastidio mi dà questa baia. Come mi strapazzano sti manigoldi! E perche non fò io altretanto à loro? Perche non lascio andare ogni cosa alla malhora? Et à questo modo andiamo sempre contrastando miseramente con i nostri travagli, e con le nostre croci.
O come ci staria bene, che come l’Asina di Balaam, tanto i no-