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602 Scola della Patienza

Signori della camera imperiale che portando una mattina un poco d’acqua fresca all’Imperatore, per lavarsi la faccia, in un bellissimo vaso di cristallo, e cadendogli per disgratia in terra il coperchio di quel vaso, venne in tanta collera, che gettò tutto il vaso in terra, dicendo con grandissima impatienza. Già che ’l Diavolo s’hà pigliato la sella, piglisi il cavallo ancora. Et a questo modo gettò via quattrocento scudi in un colpo, che tanto valeva quel vaso.

Così a un leggerissimo male, ve se n’aggiunge spesso un grande, e ad inconvenienti non tanto grandi ve se n’aggiungono poi bene spesso di grandissimi.

Ricordati di quel, che dice Salomone: Qui impatiens est sustinebit damnum,b Chi è impaziente patirà gran danno. Perche quanto più ostinatamente uno patisce,