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590 Scola della Patienza

lices Dominus, nisi patientes nuncupauit?d La Patienza ne i danni, che si patiscono della robba è un essercitio di liberalità in donare. Non rincresce di donare a chi non hà paura di perdere. Altrimente in che modo chi hà due toniche, ne darà una al povero ignudo, se non l’istesso, che a chi gli toglie la tunica, possa ancora offerire il mantello? In che modo ci faremo de gl’amici con il denaro, se l’ameremo tanto, che non potiamo sopportare d’haverlo perduto? Ci perderemo ancor noi con esso. E’ cosa da gentili per ogni poca perdita, a perder la patienza. E questo perche essi antepongono il denaro all’anima. Ma noi altri, che siamo da loro molto differenti, conviene, che non mettiamo l’anima per il denaro, ma si bene che lasciamo andar il denaro per l’anima, ò donandolo spontaneamente, ò per-