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Parte III. Cap. I. | 575 |
cento scudi. Questi, quando già era insellato, e abbigliato di tutti li suoi ornamenti reali, e se ne stava già mordendo il freno; non si lasciò mai cavalcare da nessun’altro, che dal suo Rè.
Qualsivoglia huomo, che col magistero della Patienza hà imparato mansueti, e placidi costumi; conosce per suo Signore, e padrone Giesù Christo, a lui s’inginocchia prontissimo a fare, e patire tutte quelle cose, che meglio pareranno al suo Signore. E questi sì buoni, e lodevoli costumi s’imparano solamente nella Scuola della Patienza, della quale habbiam già detto due cose. La prima, che croci, e che sorti di’Afflittioni siano quelle, che vanno travagliando i poveri huomini. La seconda, che cosa s’ha da imparare da queste afflittioni: segue hor la terza, ch’è la principale: In che modo s’habbiano a tollerare