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Parte II. Cap. VI. 567

e vuol, che tù gli stia soggetto. Hor che ragione hai tù di lamentarti? Se tu hai cervello, dirai: Eccomi ch’io son pronto, anche a baciarli i piedi, e ciò tanto più prontamente, quanto più facilmente può Iddio in un subito mutar le cose, e fare, che Mardocheo sia decurione d’Aman, e con imperio gli dica: Aman vien quà, recita la lettione, recita Aman.

Vedete di gratia, e stupite di queste maravigliose mutationi. Nel più bello, che Aman il primo privato del Rè vanta le sue immense ricchezze, la sua copiosa, e honorata famiglia, si pregia d’un ben numerosa prole, della benevolenza della fortuna, e di tutti i suoi reali favori, e poco meno che col dito tocca il cielo, è dal Rè condannato a morte. E Mardocheo, che di già haveva il laccio al collo, vestito ad un tratto di reali vestimenti posto a ca-