Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Parte II. Cap. VI. | 565 |
hoc, ut non adorarem Aman superbissimum (libenter enim pro salute Israel etiam vestigia pedum eius deosculari èaratus essem) sed timui, ne honorem Dei mei transferrem ad hominem. b Signore, Rè onnipotente, poiche havete ogni cosa in vostro potere, e non vi è alcuno, che possa resistere alla vostra volontà, ecc.. Voi sapete ogni cosa, e sapete ch’io non hò voluto adorare, ne far riverenza ad Aman huomo superbissimo, non per capriccio, e qualche boria mia, ne per superbia, o per fargli alcuna ingiuria (poiche per la salute d’Israele io sarei apparecchiato di baciar ancor dove ei mette i piedi) Ma hò havuto paura di non dare a un’huomo quell’honore, che si deve solamente a voi Dio mio.
Da questo essempio siamo ammaestrati ad honorare, e riverire con ogni sorte d’amorevolezza e