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Parte II. Cap. VI. 545

li. Noi altri l’habbiamo a male, e ci lamentiamo, che da Dio siano ammessi tali condiscepoli, e fatti tali decurioni, che non facciano altro, che insidiare alla fama, ai beni, e alla vita nostra, e mandarci in rovina.

Ma o cieli! I nostri pensieri, e i giuditij nostri s’ingannano di grosso. Poiche, che importa, che quei cerchino la nostra rovina? I pensieri di Dio sono assai diversi da i loro. Gioseppe Vicerè dell’Egitto lo disse chiaramente alla presenza de i suoi fratelli, che se ne stavano con gran timore: Vos (disse egli) cogitastis de me malum, sed Deus vertit illud in bonum. Num Dei possumus resistere voluntati?1 Voi pensaste di farmi un gran male, ma Iddio me lo convertì tutto in bene. Potiamo noi forse resistere alla volontà di Dio.

a Imit. Christ. l. 3. c. 19. nu. 3. b

  1. Gen. c. 50. 50.