Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/496

472 Scola della Patienza

senza alcun danno; così nè anche l’istesso Creatore del Sole patirebbe danno alcuno, se liberasse molti insieme dall’infermità, e miserie loro. Rispondo, che il Sole illumina con l’ameno suo splendore ogni cosa, e suavemente comunica a tutte le cose la sua luce, purche dalle nuvole non sia impedito. Li peccati sono densissime nuvole, con le quali s’esclude il Sole della misericordia, e piangendo Gieremia per questo male, diceva: Opposuisti nubem tibi, ne transeat oratio.a Havete frapposto fra di noi una nuvola, che non lascia passare l’oratione. La moltitudine delle nostre colpe spessissime volte è la cagione per la quale non ci liberiamo da tutte le nostre miserie. Che Christo poi non sanasse se non uno, la Probatica Piscina, nè potè forse essere la cagione, perche non ve ne trovò altro, che fusse degno di