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Parte II. Cap. V. 467

si ritrovar si potevano. Tanto sentiva David d’haver offeso Dio, e tanto si spaventava della bruttezza del peccato, che di molta buona voglia si vestì d’un’asprissimo cilitio, come se fusse stato un morbidissimo vestimento foderato di mollissime pelli d’Armellini: si macerò con digiuni, pianse giorno, e notte, e mescolò le sue orationi con continue lagrime, gemiti, e sospiri.

O se noi ancora guardassimo la bruttezza immensa del peccato con quegl’occhi, che la mirò David! Dio sia quello, che ci dia una buona bilancia per veder bene quanto grande sia il peso de’ peccati; ci parrà di niun peso, e molto leggiera qualsivoglia altra gran miseria, e afflittione, che pur haveranno il lor fine: e ci parrà come una piuma rispetto a una gran montagna, tutto ciò, che di contrario ci avverrà in questa vita; ne