Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/479


Parte II. Cap. V. 455

fino all’anima: cioè le tribolationi, e l’afflittioni mi sono arrivate fino all’anima. E si come Dio và di maniera temperando le pioggie al mondo, che ne il lor mancamento gli sia di danno, ne la copia; (se non quando vuol punire i peccati) così và talmente moderando tutti i nostri travagli, e dolori, che nè ci manchi essercitio, per non marcir nell’otio; ne meno ci manchi ogni consolatione per non ci perdere nè venir meno. E questo fù quello, che domandò il Profeta quando disse: Non me derelinquas usquequaque:d Signore non mi abandonate del tutto. Non lo prega, che non l’abandoni, che non lo travagli, e non l’affliga, ma lo prega solamente che non lo lasci del tutto, come haveria meritato per i suoi peccati. Che se tal volta Dio manda una pioggia impetuosa, grande, e repentina, che