Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/473


Parte II. Cap. V. 449

scorda de i beneficij più grandi? perche non lo ringratia, d’haver cambiato il bastone pastorale con lo scettro, il cappello di paglia in una corona reale; d’esser passato dalle pecore a un trono, e di povero pastore divenuto un Rè potente? Questi sì che sariano stati degnissimi di un grandissimo ringratiamento. E certamente, che’l Rè David non s’era scordato di questi beneficij, anzi li teneva per singolari, e grandi, massime che Dio di pastore l’havesse fatto Rè, mà tenne per molto maggiore quest’altro, che di Rè l’havesse fatto mendico, come fù veramente, quando fuggiva da Absalone suo figliuolo. Questo gli parve il maggior benefico di quanti n’haveva ricevuti, e di questo ringratiandonelo quanto poteva, gli diceva queste parole; Bonum mihi, Domine, quia humiliasti me. Dica pur quanto si voglia Gio-