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442 | Scola della Patienza |
stiga con legargli la lingua: A questo modo s’approfittano i santi per la gloria, e per l’ignominia, mentre tra i singolari doni, che ricevono sentono tentarsi dalla commune vanità de gl’huomini accioche mentre per gratia vedono d’haver qualche cosa suprahumana, non si scordino di quel, che sono. Perciocchè si come il medico non si serve solamente dell’unguento, mà adopera ancora il fuoco, e il ferro, col quale taglia, e abbrugia tutto quello, che in sanar la ferita per sorte crescesse, per non impedir la sanità, che dall’unguento procede: Così Dio Medico dell’anima le procura delle tentationi; e le manda delle tribulationi accioche da quelle afflitta, e humiliata converta in pianto l’allegrezza sua.
a Theodoret. b Deut. c. 32. 27. c Sen. ep. 59 Plu. in Alex. dChrys. to. 5. hom. 10. ad Pop. Ant. e 2.