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432 | Scola della Patienza |
speranza alcuna di misericordia? Ogni volta dunque, che ti occorre qualche cosa contro tua voglia, che ti dispiace, e ti fà male, pensa un poco, e dì a te stesso: Eccoti una mostra, e un saggio dell’inferno, ma dipinto; Eccoti un essempio di quelle fiamme, mà molto miti, e infinitamente men crudeli. Altra cosa sono i fuochi, che di là seppelliscono, e tormentano i cattivi: Tutto ciò, che tù patisci è molto dolce, e soave rispetto a quelli eterni supplicij. Adunque mentre hai tempo, impara a mettere cervello, e ad intendere.
Desiderando questo istesso l’Ecclesiastico disse: Quis superponet in cogitatu meo flagella? Chi aggiungerà i flaggelli sopra il mio pensiero? Poiche il sentire solamente queste cose, è poco (e chi è quello, che non le senta?) se non pensiamo ancora, che questi