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Parte II. Cap. IV. | 427 |
quanto meno hebbe alle mani ciò, che ’l potea in quel tempo consolare. E così i Discepoli nella Scuola della Patienza vanno sempre facendo profitto; e co’i castighi diventano più prudenti, e savi, poiche le sferzate mettono cervello. Così ancora il pescatore dopo ch’è stato punto dallo scorpione impara a sue spese, e più scaltro ne diviene. Raccontano d’un pescatore, che troppo avido della preda messe troppo presto le mani nella rete, e fù punto da un scorpione, Onde disse: per l’avvenire non ficcarò così presto le mani nella rete, e saprò benissimo, che cosa sia l’esser punto.
Non altrimente habbiamo da discorrer noi altri. Poiche quando ci accorgeremo d’haver peccato d’impatienza dopo che sarà passata la calamità, rivolti subito a noi stessi diciamo: O bufalo sel-