Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/448

424 Scola della Patienza

pa, son aperti dalla pena. Di qui è ancora, che Gieremia disse, che le miserie erano poca cosa. Ego vir videns paupertatem meam in virga indignationis eius.c Castigasti me, et eruditus sum, quasi iuvenculus indomitus, quia tu Dominus meus Deus meus.d Io sono un’huomo, che riconosco molto bene la mia povertà quando il Signore mi castiga. Signore voi mi castigaste, e hò imparato a spese mie, come un vitello indomito. Poiche voi siete il mio Signore Iddio.

Spesse volte noi siamo miseri, e miserabili, e quello ch’è più misero di ogni miseria, non sappiamo d’essere miseri, e teniamo per nemico capitale, chi ci dice, che siamo miseri. Et in questo siamo simili à coloro, che dicono ostinatamente che non s’è altrimenti attaccato il fuoco alla casa loro, finche stanno in questa creden-