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420 Scola della Patienza

rius stulti sunt, guanto maiora perdentes minimis laetantur.g Tanto sono più veramente pazzi, quanto che perdendo cose grandissime, si vanno rallegrando nelle minime.

Quello, che Seneca disse della virtù, l’istesso si può dire di questa istessa Prudenza, ò Sapienza della quale noi parliamo. Altum quiddam est regale, invictum, infatigabile, nec satietatem habet, nec poenitentiam, immortale. In templo eam invenies, in foro, in curia, pro muris stantem, pulverulentam, coloratam, callosas habentem manus.h E’ una certa cosa sublime, reale, invitta, infaticabile, non hà sazietà, nè pentimento, è immortale. La trovarai nel Tempio, nel foro, nella Curia, su le muraglie, tutta piena di polvere, e co’i calli alle mani. E Salomone ripieno di migliore spirito dice: Virga, atque correptio tribuit sa-