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404 | Scola della Patienza |
mo più modesti, e più santi; E da questa più sfacciati, più stolti, e più maligni. E si come un corpo, che sia pieno di succo, e di sangue, e, che per la grassezza appena si può regger in piedi, è un preparato alloggiamento per l’infermità, e malatie; e quello che travaglia, e ogni giorno lotta con la fame, è sicuro da simili miserie, così ancora l’animo fra gli spassi, e le delitie si snerva, e si dà tutto in preda à i vitij: mà quello, ch‘è travagliato da fastidi, e da malenconie, per il più è senza vitij, e con le avversità cresce, e diventa più forte.
Et ecco, come l’afflittione, e il pianto raffrena ogni leggerezza, e tutto ciò, che può sapere d’immodestia. Perciò Dio ci manda il pianto, e l’afflittione, per tagliarci l’ale come a tanti uccelli, acciò non habbiamo a volare altrove.