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Parte II. Cap. III. 397

tur equus, bos, camelus, Elephantus, Aspis, Leo quaeritur homo; ergo Deus quaeratur, ut dometur homo. b Il cavallo dice questo Santo non si doma da se stesso, come ne anche l’Elefante, ne l’Aspide, ne ’l Leone; così ne anche l’huomo si doma, ma per domare il Cavallo, il Bue, il Cammelo, l’Elefante, l’Aspide, e il Leone si cerca un’huomo: adunque per domar l’huomo si cerchi Dio. Ma questo nostro Cozzone mette ancor mano ai flagelli, e molte volte ci tratta, come trattiamo noi altri i nostri giumenti, i quali domiamo con freni, con bastoni, con flagelli, con pertiche, e bisognando ancora col manico del forcone. Hor perche ci lamentiamo quando Dio fa così con noi? Noi siamo giumenti di Dio come dice il Rè David: Homo, cum in honore esset, non intellexit, comparatus est iumentis insipientibus,