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376 Scola della Pazienza

gandomi con misericordia, e aspergendo d’amarissimi dispiaceri tutte le mie illecite amarezze, accioche a questo modo imparassi a star allegro senza offendenrvi.

Tutto questo fa Dio accioche non ci piaccino con nostro danno, le cose che ci fariano male. Quindi è, ò beatelli, ch’io vedo i vostri piaceri, ma non ve l’invidio; perche sò certo, che sono molto ben salati, e molto ben impepati. Tocchigli pure a sua posta chi si vuole scottare. Iddio si porta con noi altri, come un cuoco molto destro, e avvertito, perche tutti i cibi, che ci potriano far danno, come cucumeri, funghi, meloni, e altre cosaccie simili, ce le condisce talmente, che di molto buona voglia le lasciamo stare. Et in cambio di queste cose così dannose, ci manda il piatto reale della sua tavola.

Potea parer un grande favore