terci tanto sale, ò tanto pepe, ch’egli stesso subito lo getti. Iddio provvede alla nostra infermità, quando nelle cose, che ci potriano far danno, ci mette tanto sale, o pepe di tribulationi, e dispiacere, che ci fa passar la voglia di gustarle. Interpretando questo per un gran beneficio, S. Agostino dice così: Cui licentia iniquitatis eripitur, utilissime vincitur, a A cui si toglie la licenza di far male, utilissimamente si lega. Il che havendo egli benissimo provato in se stesso soggiunge: Non evasi flagella tua quis enim hoc mortalium? Tu semper aderas misericorditer saeviens, et amarissimis aspergens offensionibus omnes illicitas iucunditates meas, ut ita quaererem sine offensione iucundarib. Non scampai Signore da i vostri castighi, poiche chi è quello, che ne possa scampare? Mà voi m’eravate sempre presente, casti-