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16 | Scola della Patienza |
no al collo;, e quando verrà la morte il finirà di metter tutto nel sacco, e lo cacciarà di vita. Di ciascuna di queste afflittioni trattaremo più à longo un poco appresso.
Che se Iddio ti desse potestà d’eleggere, e così ti comandasse: Horsù eleggiti tu la croce, che per te giudichi più conveniente: ò d’esser flagellato dalle lingue, ò afflitto dalla povertà, e consumato dalle malatie, ò trafitto dalle malinconie, ò coronato di una corona di strame, e di disprezzo. Chi saria quello, che con David, e con Susanna non dicesse: Angustiae sunt mihi undique, coarctor nimis? h Ahi che mi vedo tra l’uscio, e ’l muro, ahi che troppo son ristretto. Sarebbe cosa da non potersi mai risolvere: penso però che alla fine così tù il pregaresti: Signore, se mi volete fare un beneficio da Rè, come voi sete, liberatemi, e fatemi esente da tutte le