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352 Scola della Patienza

flictionibus dolorem capiunt. Quei solamente che han provato le miserie si dogliono dell’afflittioni altrui.

a Matth. c. 5. 11. 12. b Io. c. 15. 20. c 1. Thess. c. 2. 14. d Hebr. c. 11. 35. & seqq. e Iac. c. 5. 17. f Virg. l. 1 Aeneid. g Aeschil. in suo Agamemn.


§. 2.

D

I qua si cava un’ottima conclusione: quando tu vedi uno, che sia senza misericordia, crudele, aspro, e duro; al sicuro tu puoi dire, che questo tale non hà provato mai male alcuno, che non sà niente, ne hà mai veduto l’oglio, con che si ungono gli Atleti; che s’è invecchiato nell’otio, e nelle piume; e perciò egl’è così crudele, e inumano verso i poveri meschini. E perciò Iddio avvertì alli suoi, che non offendessero in modo alcuno i forastieri, e i peregrini, per esser ancor essi sta-