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318 | Scola della Patienza |
bene essercitati. Egli vuole più tosto che stiano male, che delicatamente. E noi ancora ci pigliamo alle volte piacere, se un giovane valoroso uccise con lo spiedo una fiera, che gli veniva incontro, ò pure sostenne intrepido l’assalto di un Leone, e tanto più grato è questo spettacolo, quanto è più honorato chi lo fece. Ecco uno spettacolo degno veramente di essere rimirato da Dio, che sta sempre con gl’occhi aperti sopra le sue creature. Ecco una coppia degna di Dio, un’huomo forte con la calamità congiunto.
Nè meno io sò vedere Seneca mio, che cosa habbia più bella Iddio in questo mondo, che vedere un Tobia, ò un Giob, che fra le morti di tanti figliuoli, frà tante, e sì gran rovine di tutta la robba, stia nondimeno forte, e costante.