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Parte I. Cap. VI. 309

che cosa, sia pur ciò, che si voglia, diciamo insieme con i fratelli di Gioseppe: Merito haec patimur, quia peccavimus. b Noi patiamo meritatamente queste cose, perche habbiamo peccato. Amò la verita colui, che disse: Iram Domini portabo. c Io sopportarò l’ira del mio Signore, perche hò peccato contro di lui.

Quelli poi, che si credono di essere innocenti, e di non haver meritato castighi così gravi, questo solo ci guadagnano col mormorare, che patiscono più gravi pene, e alle volte raddoppiate ancora: a quel modo appunto, che interviene allo scolaro, che mormora dopo d’haver havuto un cavallo, che meritatamente se gli ne dà un’altro. Confessiamoci dunque pure per colpevoli, habbiamo à patire ciò, che si voglia, e sopportiamo l’ira del Signore per haver-