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Parte I. Cap. VI. | 293 |
in un subito povero mendico, se ne stà sedendo in un letamaio, tutto pieno di vermi da capo a piedi. Che cosa si può trovar più misera di questa miseria? E che cosa più felice di questa sua interna felicità? Egli havea già perduto tutte quelle cose, che Dio gli havea dato, mà havea l’istesso Dio, che tutte quelle cose gl’havea dato. O huomo tutto marcio, e tutto intiero! O huomo brutto, e bello! O piagato, e sano! O huomo, che siedi sopra un letamaio, e regni nel Cielo! Se noi l’amiamo, imitiamolo: e per imitarlo, travagliamo, poiche chi intimò la battaglia aiuta il combattente.
Mà donde hebbe questi così forte petto, e così gran patienza? Perde senza dolore ciò, che possedette senza amore, sentiva ben’egli il dolore, ma lo sopportava facilmente: amava le sue facultà, ma moderatamente, e hebbe