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256 | Scola della Patienza |
te le viscere, e con ferite sopra ferite tutto quanto mi lacerò. Questo patientissimo huomo veramente fù nel sacco, mà mostrò bene co’ fatti, quanto profitto egli havesse fatto nella Scuola della Patienza; e certo ch’ei si potea contare fin dall’hora non fra i scolari, mà si bene fra i maestri di così gran virtù.
Chiunque si trova oppresso da questa moltitudine de’ mali, e con suo gran cordoglio si vede rinchiuso in questo sacco, tengasi bene à mente queste due cose.
La prima è, che nella Scuola della Patienza vi è un luogo, che si chiama inferno dove Iddio è solito mandare i suoi, che han da esser posti nel sacco. Nè questa è cosa nuova, mà è un segno del favore, che fa Iddio ed è una cagione di haver d’havere un maggior premio. Mà nè questo Inferno è eterno, nè sempre si hà da