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250 | Scola della Patienza |
ci pare di esser rinchiusi nella botte di Regulo, e d’esser da ogni parte da crudelissime punte trafitti: e quel ch’è peggio, d’esser più, d’ogni conforto privi. Undique, et undique omnia pontus. gira pur l’occhio, e mirati attorno quanto vuoi, che non trovarai altro che mestitia, e dolore.
Si racconta di Zoetardo Anacoreta, che fu solito di combattere contro il sonno à questa maniera. Armò molto bene un’arbore scavato, di longhi, e forti chiodi, in modo, che le punte stessero di dentro, e riuscissero da quella parte in particolare, dove era solito appoggiar la schiena, e i fianchi; e s’attaccò sopra il capo un cerchio di ferro, dal quale stavano pendendo alcuni sassi, accioche da qualsivoglia parte, che volesse riposare le stanche membra, o ’l suo debol capo sentisse subito quelli aspri svegliatoi, che lo tenessero desto,