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Parte I. Cap. V. | 241 |
scrittura, che non intende?
Hor vedete quanto spesso accadino cose simili. Viene un maldicente, e con la lingua, come in muro scrive nell’orecchie di chi l’ascolta queste parole: Nessuno si fidi di costui, perche non è tale, quale altri lo stimano: commett spesso questi, e questi peccati. Di fuori par buono, ma di dentro è un’altro. E bene spesso habbiamo sì gran paura d’una tal scrittura, che la contiamo fra i più gravi supplicij, che possiamo havere, e ci pare una cosa più acerba della morte, il volere, e il non potersene vendicare.
Ma per qual cagione, ò Christiani, vi danno tanto fastidio le parole de’ maldicenti? Per qual cagione essendo anche leggermente offesi voltate tutta la patienza in furore? Lo Scorpione almeno hà questa natura, che quando non è toccato, nè anche egli tocca