de haverà tanta paura d’una mano d϶un huomo? Se havesse veduto l’ugne di un Leone, d’un’Orso ò d’un Dragone vi saria stata qualche causa di timore; mà che paura hà di havere un così gran monarca d’una mano d’un’huomo, essendo che ad un suo minimo cenno cento compagnie di cavalli poteano subito aiutarlo? E con che sorte d’armi venne mai quella mano? Non portò altro, se non la penna, con che scrisse. E per una penna da scrivere s’ha da impallidire un’huomo per non dire un Rè? Se si havesse veduto avventare le tre lance di Gioab, ò quella spada infuocata del Cherubino, non haverebbe così senza ragione temuto. Ma fù forse la scrittura la cagione di tanto timore? Egli non intese la scrittura, e perciò fece chiamare gli interpreti. Che paura hà dunque d’una mano, d’una penna, e d’una