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238 | Scola della Patienza |
ne difende, e da tutte l’accuse ne libera.
Mà mi dirà uno, L’esser così temerariamente percosso con calunnie, e con bugie, è una cosa, che duole più assai di quello, che si possa credere. Horsù, Dolga, quanto si vuole; E che sarà poi? Il dolersi per amor di Christo, e per il cielo, deve essere un grandissimo conforto per il Christiano. Ti duole, che si dichino di te cose tali? Dolgati più se son vere le cose, che si dicono, e se la tua conscienza te ne accusa. Ecco, che tu ti porti talmente, che vai per le bocche de gl’huomini. Mà chi è difeso dalla coscienza, se essa li attesta, che ciò che si dice da i malevoli è falso, e che le cose, che dicono son baie; questi starà sempre allegro, e non pigliarà tanto a male quelle cose, che altri dicono di lui. Poiche per qual cagione han da dolere, se non fan danno? Che se