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Parte I. Cap. V. | 227 |
medium habemus. 1 La nostra opinione è quella, che ci tormenta; e ogni cosa hà tanto di male, quanto ce l’habbiamo tassato noi. Il remedio stà in poter nostro. E così nella Scuola della Patienza le croci, e le afflittioni sono tanto pretiose, ò vili: tanto gravi, ò leggiere, quanto è il prezzo, ò il peso, che lor danno, ò mettono i scolari. E tanto ciascuno è misero, e afflitto quanto si crede d’essere.
a Clem. gr. 4. p. 7. ab init. 4. gr. b Senec. ep. 24. med. c Liv. l. 27. fama bellum conficit, et parva momenta in spem, metumve impellunt animos. d Matth. c. 6. 34. e EpictEt. Enchir. c. 10
- ↑ Senec. cons. ad Marc. c. 19.
§. 4. Delle sferze.
Ra le più gravi afflittioni, con gran ragione si contano quelle, che ci vengono dalla lingua, come sono le Riprensioni, l’Ingiurie, le Mormorationi, le Villanie,