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224 | Scola della Patienza |
giamenti: ò pure come quei, che per qualche favola sparsa senza sapersene l’autore, furono subito da una gran paura oppressi. Io non so in che modo le cose vane ci conturbino, poiche le cose vere hanno i suoi termini; e tutto ciò, che da incerto autore ci viene, lo consegnamo subito alla congettura, e alla licenza del pauroso animo nostro. Perciò consideriamo ben prima la cosa, e cerchiamo diligentemente qual’ella sia.
Quante cose ci sono venute, che non l’aspettavamo, e quante n’habbiamo aspettate, e non son mai venute. E se bene hà da venire ciò, che tù temi;, che ti giova andare incontro al tuo dolore? Assai presto ti dorrai, quando verrà, fra tanto mettiti a pensar cose migliori, e non voler essere sollecito di ciò, che hà da esser dimane. Perche il giorno di dimane sarà sollecito à bastanza per se stesso: Suf-