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Parte I. Cap. V. | 219 |
la mensa senza mangiare? A cui il vecchio con gran quiete così rispose: Io posi adosso al mio Prelato l’imagine di Christo; perche non mi diedi mai à credere, che ciò mi havesse comandato un huomo, ma si bene lo stesso Dio, perciò havendomi io persuaso, non di star appresso d’una tavola, mà appresso d’un altare, hò fatto in questo mentre oratione à Dio, ne hò mai ammesso nel mio cuore alcun’altro più maligno pensiero contra il mio Superiore.
Et eccoti un nobilissimo artificio, che in ogni modo si deve usare nella Scuola della Patienza. Io posi, disse quel buon vecchio, l’imagine di Christo adosso al mio Superiore. Poiche ciascuna cosa tale ci appare qual’è l’imagine ò qual’è il mantello, che noi le mettiamo, cioè quale ce l’haverà finta la nostra imaginatione. Se noi la vestiremo d’un mantello lugubre,