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PARTE PRIMA

CAP. I.

Che sorte di pene, ò che sorte de Croci s’ha à patire nella Scuola della Patienza


V

I fù una volta una Quercia molto antica, mà tutta quanta fracassata, e rotta, che si mise à parlare con una Canna, e cominciò il suo ragionamento dalla propria rovina; poiché la malignità della Fortuna, e i casi avversi la fecero eloquente. Mirami un poco, diceva, ò mia vicina, e vedrai un specchio di calamità. A pena hò ritenuto la metà dell’esser mio, e sono, come tu vedi, tutta schiantata, e miseramente lacerata. Così mi hanno trattato i fratelli d’Eolo. Mà di qual cosa, di