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186 Scola della Patienza

gettato all’Inferno. Chi per sua mala sorte hà pigliato una moglie superba, e fastidiosa, pensa d’esser il più infelice huomo del mondo, e và sempre dicendo, che non si trova il più noioso, e crudel centimolo, che ’l maritarsi. Il soldato, che si vede infermo, e morto di fame, condanna sempre la sua sorte, come di tutte la più iniqua. Chi è forzato à lavorar in casa, e stare sempre come un schiavo di Galera legato ad un banco, sempre si lamenta, e dice, che la sua è la peggior conditione d’huomo, che trovar si possa. I servi, e quei, che stan soggetti, non fanno altro, che lamentarsi, e predicar per beati tutti quanti gl’altri. I Magistrati, i Presidenti, e tutti quei, che governano, tengono sempre, che lo stato loro sia il più laborioso, e fastidioso. Il mercante finalmente travagliato dal mare, e dai viaggi, non fa altro, che lodare il riposo, e