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178 Scola della Patienza

siamo vinti in cose minutissime. Noi haveressimo detto à quel novitio: Che fastidio ti dà questa sorte di vestimento? E vero, che il cappuccio, che tu hai tanto in odio, è nero, mà però è leggiero; e secondo l’usanza della Religione, che hai pigliata, l’hanno à portare tutti i novitij. Diciamo dunque di gratia anche à noi stessi simili parole: La fame, la sete, il freddo, l’aria cattiva, l’habitatione molesta, il caminar dispiacevole, la fatica tutta pieno di tedio, gl’amici importuni, i figliuoli discoli, e inquieti, i servitori dapochi, la moglie sdegnosa, sono tutte miserie disgustose, mà facili a sopportare, e purche le sopportiamo senza repugnanza; con l’assiduità del sopportarle si rendono più piacevoli, e facilmente si vincono. Sono bacchette, non travi, e per il più fanno tanto minor danno quanto più spesso percuotono. E quì avvisandoci