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166 Scola della Patienza

tormentano la vita. E’ cosa certa, che mai ci manca che patire, mentre stiamo in piedi, mentre sediamo, mentre mangiamo, beviamo, e riposiamo, ci occorrono innumerevoli molestie, e ogni giorno co’ nostri affanni contrastiamo. E si può dire, che in questa Scuola il maestro non lascia mai le bacchette. Appena si troverà uno fra tutti gli huomini, che non habbia da patire ogni giorno qualche cosa. Mà tutte queste cose per le quali ci sdegnamo ci apportano più molestia, che danno.

Quelle parole, che disse quel Santo huomo di Tomaso de Kempis, à tutti appartengono: Miser es ubicunque, et quocunque te verteris, nisi ad Deum te convertas. Dispone et ordina omnia secundum tuum velle, et videre: et non invenies nisi semper aliquid pati, aut sponte aut invite. Converte te supra, converte te in-