Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/167


Parte I. Cap. IV. 145

to, che voi non fareste altrimente per goder il cielo. Lassate dunque questi pensieri al vostro amantissimo Padre, anzi alla vostra providissima Madre. Mà qualunque tù ti sia, che sì malvolontieri sopporti la Povertà, dammi, di gratia, licenza, ch’io risponda alle tue obbietioni.

E primieramente tu dici, che la Povertà ti pare intolerabile. Rispondo. Che tu sei più intolerabile ad essa, di quello ch’ella sia incomportabile a te. Sono abbandonato, e dispreggiato da tutti. ℞. Patienza, purche tu non sia abbandonato da Dio: poiche oculi eius in pauperem respiciunt; gl’occhi suoi sono sopra il povero. O beati quei, che sono ricchi, e abbondanti! ℞. O misera beatitudine! Poiche, come dice S.Bernardo, Opum collectio plena laboris; possessio plena timoris; amissio plena doloris est: Divitiae, cum amantur, m