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Parte I. Cap. IV. 127

dall’arco le sue saette, e manda à gl’huomini ogni sorte d’affani, e di travagli.

Qualunque tù ti sia, che sarai toccato da qualch’una di queste saette, non ti spaventare subito alla ferita; Ecco che le saette di Dio sono dentro di te, le tue cose van bene, e non vi è niente di male. Queste ferite son segni si sanità. Mà tù mi dirai, che queste saette conciano malamente l’anima, e molte volte danno grandissimi dolori; e che l’esser travagliato, il pentirsi, l’attristarsi, il dolersi, e haver timore, sono horribilissimi tormenti dell’anime. Siano pur vere tutte quante queste cose, nondimeno se tu ricevi con patienza queste saette, che ti sono tirate, non haver paura perche, pax est, et nihil est mali, vivit Dominus. Io ti giuro, che le tue cose van bene, e non vi è niente di male.

Guarda un poco il Rè David, il