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106 Scola della Patienza

del loro spognoso corpo insegna à nuotare alla zucche. Non molto diversa di questa impresa fù quell’altra, che riferisce Claudio Paradino, e fù dell’illustre Ammiraglio Cabothz; il quale levò per impresa un pallone da vento con questo motto: Concussus surgo. Percosso m’inalzo. Poiche questi palloni s’imparano à volare con le percosse.

Vi sono moltissimi huomini, che non imparano a metter cervello, se non con le percosse; e all’hora aspirano al cielo, quando comincia loro a parer vile la terra, e all’hora ergono la mente alle cose eterne quando stanno male fra queste caduche, e fra li Concussi surgunt. Percossi s’inalzano à guisa di palloni pieni di vento, i quali quanto più fortemente sono percossi tanto più in alto volano. E questo è quello, che noi habbiamo mostrato ne i trè primi ca-