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Parte I. Cap. III. 87

gravemente offeso. In verità, che niuno è buono, ò tristo per niente. Essendo dunque che niuno è tanto tristo, e cattivo, che qualche volta, come scordatosi della propria malitia, non faccia ò dica qualcosa di buono: Questa ancora, per poca e minima che sia, non manca mai del suo premio: mà i tormenti eterni, che hanno d’havere i tristi, differuntur non auferuntur: non se gli levano nò, mà vengono lor differiti doppo questa vita. Altissimus est patiens redditor. a Iddio hà una gran patienza in castigare. La onde quì fà di bisogno d’avvivare la fede, accioche da queste pene, e premij sì brevi, e momentanei, si concepischino profondissimamante i premij eterni, e li eterni supplicij.

La quarta causa è, perche con l’Afflittione s’illumina l’intelletto. Hà da durar molta fatica il po-