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Parte I. Cap. III. | 81 |
d’opprobrij, di calunnie, e di calamità. E questo vuol dire, che li hà predestinati, che siano conformi all’imagine del suo figliuolo.
L’altra causa è perchè la Calamità, e l’afflittione è uno stimolo alla nostra dapocaggine. Tutti noi altri per il più fuggendo la fatica siamo inclinatissimi alle feste, e all’otio. Di qui è, che quando non vi sono stimoli ci mettiamo vergognosamente à dormire non senza gran danno della nostra salute. Una veste, che stia sempre otiosa se la mangiano le tignole. Un campo che non si lavora mai, si riempie di spine: E nell’acqua, che sta sempre ferma, vi stanno li rospi, e le ranocchie. E l’huomo, che non è travagliato, è snervato dalle delizie, e si riempie de’ vitij. E questo è, che Dum dormiunt homines, venit inimicus homo, et superseminat zizania. f Mentre gli huomini se ne stanno dormendo, vien