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curioso avvenimento, nelle mani di altro Soggetto, che pregatone dal mentovato Padre degli Agostini, si accinse di buona voglia a compiere il rimanente, e rivedendo, riordinando, e accrescendo di bel nuovo con incredibile sofferenza le cose raccolte, diede agio allo Stampatore d’incominciare questa novella Edizione della Drammaturgia; non pensando per altro a condurla oltre al tempo, in cui avea terminato il Cendoni. Ma considerando poi che sarebbe generalmente incresciuto, che avesse a comparire alla luce non interamente compiuta nè fino al presente anno 1754. continuata, sì che appena pubblicata le fosse d’uopo di altra mano che la perfezionasse; e dall’altro canto prevedendo essere quasi impossibil cosa il poter avere diligente notizia di tutte le Rappresentazioni Italiane in questi ultimi tempi stampate in tante parti di Europa come a dire nella Germania, nella Spagna, nell’Inghilterra e fino nella Russia ove già penetrò il piacere dell’Italiano Teatro; per quello dopo alcun convenevol riflesso, si divisò di darne almeno quante più si potevano; meglio certamente essendo l’averne buona parte, che niuna. In un Supplemento adunque (che ben sapendo non essere quale l’intera perfezione dell’Opera richiederebbe, s’è da essa ad arte separato) stanno registrati tutti que’ Componimenti che dopo il 1748, o poco dipoi, furono pubblicati colle stampe e che a nostra notizia pervennero. Nè questi ancora sarebbon giunti al numero, in cui pur sono, senza l’ajuto cortesemente prestatoci dal mentovato riguardevol Soggetto, cui siccome nel rimanente dell’Opera, così anche in questa parte deesi il merito principale. Del modo tenuto in questo lavoro non accade ragionare minutamente, bastando l’opera istessa a mostrarlo da sè. Tuttavia egli è d’uopo avvertire: Che i Componimenti registrati dall’Allacci e che formano, per così dire, il corpo della sua Drammaturgia, sono stati da noi contrassegnati con un asterisco, acciocchè senza fatica