una pacifica convivenza delle masse popolari polacca e russa in un solo corpo politico, ma anche che la minoranza aristocratica polacca abbia capito il problema di tutte le prudenti minoranze nel nostro tempo: e la necessità di rinunciare ai privilegi, di soccorrere l’istruzione popolare, di organizzare meglio la vita economica del popolo di aiutare ad una pacifica transizione di questa crisi nella vita intellettuale e sociale, il cominciamento del quale vediamo in tutti i paesi d’Europa. La minorità polacca nella Russia Occidentale e nella Gallizia deve esser tanto più prudente, che fra essa e le masse popolari esiste non solamente la differenza intellettuale ed economica, ma ancora la differenza etnografica e le ostili reminiscenze storiche. Questo non dispensa anche i rappresentanti del popolo russo in Russia come in Gallizia dal dovere di mostrare la stessa prudenza e paziente tolleranza verso l’elemento polacco: essi devono sapere, che il cambiamento delle idee inveterate, dei pregiudizii stessi, le trasformazioni nell'ordine morale e sociale non possono provenire altrimenti che dalle trasformazioni nel mondo organico, cioè lentamente ; non devono essi obbliare, che anche dalla parte russa fossero dati esempi d’ingiustizia e d’intolleranza verso i polacchi. In quanto alla Gallizia parzialmente, — l’iniziativa della menzionata prudenza e tolleranza bisogna che piglino i più forti e privilegiati, cioè i polacchi, — perchè l’attuale statuto austriaco mette tutta la vita politica in Gallizia nelle mani de’ polacchi e principalmente della loro aristocrazia. Possiamo dire, che non solamente la sorte futura di Gallizia, ma anche la sorte della nazionalità polacca e l’avvenire dipende dalla giustizia e dalla prudenza del contegno dei polacchi in Gallizia verso il popolo russo di detto paese. Dunque in Gallizia si riscontrano molte importanti questioni, che danno alle nazionali relazioni e alle cose letterarie di questa provincia un considerevole interesse per tutto il mondo slavo.